Come funziona la letteratura orale degli indigeni sudamericani?

La mattina gli uomini, quasi tutti mestizos, uscirono dal campo alla ricerca di gomma. Tra di loro c’era un nativo asháninka, che rimaneva tutto il giorno di guardia. Sbrigò le solite faccende e al tramonto fece trovare pronta la cena. Quel giorno, però, sul sentiero si presentò un uomo che non conosceva. Aveva la pelle bianca e era vestito di nero. Fammi mangiare, gli disse. Il guardiano fece no con la testa. Fammi mangiare, gli ripeté in modo duro. Allora l’asháninka capì le sue cattive intenzioni e acconsentì.

L’uomo non aveva molta fame. Si limitò a assaggiare un boccone da ogni pietanza e andò via come era venuto. Quando tornarono gli uomini, videro il loro compagno che si dava il tormento. Cosa è successo? gli chiesero. È venuto il giaguaro nero, lo yanapuma. Ha mangiato dal vostro cibo. Non lo toccate. Ma gli uomini erano stanchi e affamati dal duro lavoro tra gli alberi. Non prestarono ascolto a quelle parole, mangiarono e si ritirarono per dormire.

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