Un giorno sua madre gli aveva detto: - Crescendo assomigli sempre di più a un pellicano. - Un pierrot va bene lo stesso? La madre si era messa a ridere. Stavano finendo di pranzare sul terrazzo, mangiavano insieme le melegrane. Ma lei per dirglielo aveva aspettato che il padre si alzasse da tavola. - A volte sei proprio buffo, Andrea. Andrea assomigliava a uno strano uccello che per qualche sbaglio di natura era venuto sghembo. Come una gondola. Comunque non era brutto. Per lo meno non lo aveva mai creduto. Ma la bellezza era una cosa e la grazia un'altra. No, non era aggraziato. Castiglione... Perché bisogna accettarsi? Non lo capiva. Guardava a chi nuotava più a largo di lui. Finiva per attaccare questo genere di persone. Era invidioso. Un pierrot era aggraziato e lui no. Che cosa avrebbe detto sua madre? - O un pappagallo, mamma. E' un animale leggero, e io assomiglio a un pappagallo. O a un pierrot. - Tu nemmeno sai cos'è un pierrot. - Ho diciannove anni e so benissimo cos'è. Un pappagallo o un pierrot. Ma non credere neanche lontanamente che assomigli a un pellicano. |
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